Le misure di umidità del suolo, soprattutto in campo, hanno sempre presentato difficoltà notevoli, in parte dovute all'estrema eterogeneità del mezzo da misurare.
Ancora oggi il metodo di riferimento per valutare la precisione di altri metodi di misura è quello diretto, basato su un campione di volume noto, pesato prima e dopo essere asciugato in forno.
Fino alla fine degli anni ottanta, un metodo di notevole precisione per misure in campo era rappresentato dalla sonda a neutroni, basato sulla stretta correlazione tra l'umidità del suolo ed il numero di neutroni "lenti" che tornano alla sonda dopo aver colliso con i nuclei di idrogeno presenti nell'acqua del suolo. Ma costo e restrizioni di sicurezza ne hanno sempre limitato un utilizzo diffuso.
Un passo decisivo viene compiuto all'inzio degli anni '90 con il trasferimento nel settore delle misure di umidità del suolo, delle tecniche di riflettometria fino ad allora utilizzate in altri settori. La tecnologia TDR (Time Domain Reflectometry), avviata sul piano commerciale dalla Soilmoisture Equipment Corporation con il suo TRASE, e la successiva tecnologia FDR (Frequency Domain Reflectometry), hanno dato vita nel tempo ad un gran numero di prodotti, alcuni destinati principalmente alla ricerca, altri ad applicazioni soprattutto agronomiche. La successiva estesa applicazione della telemetria ha reso i sistemi particolarmente adatti ad attività di monitoraggio di lungo periodo, anche in installazioni non presidiate.